Un nuovo studio della Commissione federale per le questioni familiari (COFF) fa un punto della situazione, individua le lacune esistenti ed espone esempi di buone pratiche tratti da alcuni Comuni, Cantoni e Paesi europei.
La COFF formula inoltre 18 raccomandazioni all’attenzione dei politici e delle autorità per contribuire in futuro a mettere a disposizione di tutti i bambini in Svizzera un’offerta di formazione e accoglienza extrafamiliare di buona qualità ed economicamente sostenibile per i genitori.
Maggiori informazioni in italiano
Lo studio è disponibile in tedesco e francese
L'edizione attuale della rivista online «focus» (disponibile in tedesco e francese) dell'Unione delle città svizzere è interamente dedicato al tema dei centri extrascolastici. Viene presentato anche un documento tematico (anch'esso disponibile in tedesco e francese), che oltre a tracciare una panoramica delle diverse offerte di formazione e accoglienza extrafamiliare ed extrascolastica propone anche prospettive per lo sviluppo dei modelli attuali, a partire dalle più semplici fino ad arrivare ad offerte che coprono tutta la giornata e che integrano totalmente anche la dimensione educativa dell'accoglienza.
Nel loro ultimo studio, gli economisti di Credit Suisse analizzano quanto pagano le famiglie di 194 comuni svizzeri per la formazione e accoglienza extrafamiliare dei bambini nelle strutture. I costi che i genitori devono sostenere al netto di eventuali sovvenzioni variano notevolmente in base al luogo di residenza e alla situazione finanziaria della famiglia.
Leggere il comunicato stampa (lo studio è disponibile in francese e tedesco)
Il Rapporto-Coronavirus di Pro Juventute dimostra che gli adolescenti e i giovani adulti sono i più psicologicamente gravati dalle conseguenze della crisi del coronavirus rispetto a tutte le altre fasce d’età. Pro Juventute ha inoltre formulato delle richieste politiche riguardanti le misure necessarie immediatamente e più a lungo termine per affrontare questa sfida.
Lo studio "Where Do Rich Countries Stand on Childcare?" ha confrontato a livello internazionale dei dati comparabili sulla politica familiare nell’ottica delle offerte di sostegno per genitori e figli. Tra gli indicatori considerati, l’accessibilità ai servizi di formazione e accoglienza dell'infanzia, l’onere finanziario, la qualità delle prestazioni per minori fino all’età scolastica e i regolamenti nazionali in materia di congedo parentale. Lo studio è in inglese, maggiori informazioni in italiano sono disponibili sul sito web di UNICEF.
In febbraio 2022 l'Ufficio federale per le assicurazioni sociali (UFAS) ha pubblicato il bilancio dopo 19 anni (disponibile in tedesco e francese). Secondo il bilancio, dall'entrata in vigore della legge federale 19 anni fa, sono state approvate complessivamente 3'768 domande. La Confederazione ha così sostenuto la creazione di 68'490 nuovi posti per un totale di 430 milioni di franchi. 223 domande, con le quali dovrebbero essere creati altri 5'234 posti, sono ancora in fase di elaborazione.
Un'analisi della domanda, dell'offerta e dei meccanismi di finanziamento della custodia complementare alla famiglia per bambine e bambini con disabilità in Svizzera.
L'impatto della pandemia di Covid-19 sui bambini, i giovani e le loro famiglie in Svizzera
Il Rapporto Coronavirus Pro Juventute mostra come i bambini, i giovani e le loro famiglie sono colpiti dalla Covid-19. A causa della chiusura delle scuole e dell'apprendimento a distanza, le disuguaglianze nell'istruzione tra i giovani stanno aumentando. In particolare per i bambini provenienti da famiglie socio-economicamente svantaggiate, una migliore assistenza e sostegno nel loro percorso scolastico ed educativo è fondamentale affinché le disuguaglianze esistenti non siano esacerbate dalla crisi.
Dall'inizio del programma d’incentivazione 18 anni fa, sono state approvate complessivamente 3’601 domande, creando così 65’329 nuovi posti per la custodia. Di queste domande, ne sono state approvate 1’669 per asili nido, 1’502 per centri extrascolastici, 127 per famiglie diurne e le restanti 3 per progetti innovativi. Nel caso degli asili nido e dei centri extrascolastici, il sostegno è stato fornito principalmente per la creazione di nuove strutture, ma anche in alcuni casi per l’espansione dei servizi esistenti. Nell’ambito delle famiglie diurne, sono state sostenute misure di formazione di base e formazione, così come progetti per il coordinamento e la professionalizzazione dell’accoglienza. Inoltre, sono stati sostenuti 3 progetti pilota per l’introduzione di buoni di custodia nella regione di Lucerna.
Il bilancio dopo 18 anni (unicamente in francese e tedesco)
La violenza come strumento educativo è ancora molto diffusa in Svizzera. La Commissione federale per l’infanzia e la gioventù (CFIG) ha deciso, in adempimento del suo mandato di organo consultivo del Consiglio federale, di trattare la questione del diritto a un’educazione senza violenza in un documento di posizione (novembre 2019).
Il documento formula una serie di misure concrete in linea con le aree d’intervento della Strategia MNT. Queste misure sono state elaborate facendo capo ai risultati di studi scientifici e consultando i partner rilevanti, attivi nel settore della prima infanzia, nell’ambito di una tavola rotonda (UFSP, agosto 2018).
Lo studio, commissionato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), raccoglie dati attuali sullo stato di salute dei bambini nella fascia d'età da zero a quattro anni. Riferisce inoltre su progetti di prevenzione già valutati e sui fattori di vulnerabilità, come l’abuso di alcol, la povertà o la violenza (ZHAW, febbraio 2019).
Dal 2015 al 2018 il Programma nazionale di prevenzione e lotta contro la povertà ha sostenuto finanziariamente venti progetti pilota e modello nonché sette progetti di ricerca e di valutazione per rafforzare le opportunità educative dalla prima infanzia all’età adulta. Nel presente rapporto l’istituto di ricerca INFRAS, in collaborazione con l’Alta scuola pedagogica di Berna, ha sintetizzato le esperienze e i risultati scaturiti dai progetti (Piattaforma nazionale contro la povertà, 2018).
Redatto su incarico dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) in collaborazione con kibesuisse, Radix e numerosi enti che si occupano di alimentazione sana ed equilibrata, l’opuscolo è indirizzato a responsabili e dipendenti di strutture diurne, mense e scuole a orario continuato. La guida permette di valutare meglio i pranzi proposti a bambini e ragazzi e di scoprire quali sono i punti di forza e in quali ambiti ci sia invece margine di miglioramento. Le liste di controllo sono un utile strumento per sviluppare l’offerta e controllare regolarmente la qualità.
Le linee guida si rivolgono ai professionisti del settore e a tutti gli interessati ed espongono in modo chiaro e accessibile i requisiti da adempiere e le azioni da intraprendere per l’ottenimento di un’autorizzazione all’apertura e alla gestione di un nido dell’infanzia in Ticino (DSS-UFaG, novembre 2019).
Per ordinare il documento in formato cartaceo scrivere a dss-ufag@ti.ch.
Il documento di sintesi dei progetti pilota, elaborato da un gruppo di lavoro interdipartimentale DSS e DECS con la collaborazione delle direzioni delle scuole comunali, dell’associazione AGAPE e delle famiglie diurne del Mendrisiotto, è la prima tappa nella costruzione di una conoscenza e di una collaborazione tra scuola e centri extrascolastici in Ticino ed è stato pubblicato nel mese di settembre del 2018.
Secondo questo studio fra i 31 Paesi europei ad alto reddito la Svizzera si colloca agli ultimi posti. Svezia, Norvegia, Islanda, Estonia e Portogallo sono i Paesi che offrono le politiche familiari più favorevoli (Unicef, giugno 2019).
Quasi tutti i giovani tra i 15 e i 16 anni sono stati confrontati almeno una volta con una situazione a rischio in Internet, che si tratti di rappresentazioni a carattere sessuale o violento, di messaggi discriminanti, di contatti con sconosciuti o di una violazione della sfera privata. I risultati dello studio "EU Kids Online Svizzera", pubblicati nel quadro del 4° Forum nazionale Giovani e media, mostrano la necessità di sostenere i bambini e i giovani nella gestione dei rischi del mondo digitale (EU Kids Online Svizzera, maggio 2019).
Scaricare un estratto dello studio in italiano
Il nuovo rapporto “Crescere nell’era digitale” della Commissione federale per l'infanzia e la gioventù si focalizza sulle competenze di cui i bambini e i giovani necessitano per crescere, formarsi, lavorare e partecipare nel mondo digitale. Questa pubblicazione riunisce le analisi di 20 specialisti e presenta anche una selezione di progetti condotti con bambini e giovani. Il rapporto termina con le raccomandazioni della CFIG che offrono delle piste per una digitalizzazione positiva per le giovani generazioni (CFIG 2019).
L’UST pubblica informazioni statistiche sull’uguaglianza tra donna e uomo da oltre 30 anni. La prima edizione della statistica tascabile risale a più di 20 anni fa ed è disponibile dal 1998. La statistica tascabile è stata aggiornata e pubblicata di nuovo dall’UST nel mese di maggio 2019 ed è destinata a un vasto pubblico: fornisce una panoramica dello stato attuale della parità tra donne e uomini nei vari settori della vita e ne mostra l’evoluzione nel tempo.
La fondazione "Promozione Salute Svizzera" pubblica per la prima volta raccomandazioni destinate agli specialisti che lavorano con donne incinte, neonati e bambini piccoli per promuovere la salute psichica nella prima infanzia. Le raccomandazioni sono state elaborate nell’ambito del progetto MIAPAS in collaborazione con l'Istituto Marie Meierhofer (MMI) e approfondite in un processo partecipativo con kibesuisse e altre associazioni professionali di tutta la Svizzera.
La Commissione svizzera per l'UNESCO ha presentato a Berna la nuova pubblicazione "Per una politica della prima infanzia". La Commissione chiede alla Svizzera di fare un deciso passo avanti e presenta delle proposte per una politica della prima infanzia, basandosi sugli obiettivi educativi globali dell'Agenda 2030 secondo cui tutte le bambine e i bambini dovrebbero avere accesso a una formazione, educazione e accoglienza della prima infanzia di alta qualità (febbraio 2019).
Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini, modalità di finanziamento delle strutture di accoglienza per l'infanzia, modelli di conciliabilità tra famiglia e lavoro, politica globale e qualità dell'offerta di accoglienza della prima infanzia: questi i temi trattati nell'opuscolo "Dati e fatti sulla prima infanzia" che informa sugli obiettivi di Ready! ed è stato aggiornato nel mese di agosto 2018.
“Le cifre della parità” raccoglie e sintetizza una grande varietà di informazioni sullo stato delle pari opportunità tra donne e uomini in Ticino. L’edizione 2018 fornisce un aggiornamento dei dati presenti nella prima edizione (2014), apportando diversi elementi aggiuntivi. Tra questi figurano dati inediti sulla salute, sull’attività professionale e sulle opinioni riguardanti la famiglia e il lavoro, nonché una tabella conclusiva volta a fornire un paragone tra il Ticino e l’insieme della Svizzera. La pubblicazione è composta da dieci schede tematiche che toccano i più svariati ambiti della nostra società: demografia, salute, formazione, attività professionale, conciliazione lavoro-famiglia, lavoro non retribuito, povertà, politica e violenza (Ustat, 2018).
Commissionata dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali - Programma nazionale di prevenzione e lotta alla povertà, la “Guida per i Comuni piccoli e medi” ha quale obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere i Comuni sul tema del sostegno alla prima infanzia. Di durata limitata a cinque anni (dal 2014 al 2018) il Programma è sostenuto da Confederazione, Cantoni, Città e Comuni, nonché da organizzazioni della società civile. Fornisce il quadro di riferimento per l’elaborazione di basi che consentono di prevenire la povertà e contribuisce a mettere in rete attori responsabili.
L'opuscolo è stato realizzato dal Dipartimento lavoro sociale della Scuola universitaria professionale di Lucerna (HSLU-SA). Fornisce una panoramica delle strategie e degli approcci comunali nell’ambito del sostegno alla prima infanzia nei Comuni piccoli e medi. Il presente studio fa parte del progetto «I Comuni quali piattaforma strategica e facilitatori di rete nell’ambito del sostegno alla prima infanzia», gestito assieme all’Ufficio federale delle assicurazioni sociali nell’ambito del Programma nazionale contro la povertà e in stretta collaborazione con l’Unione delle città svizzere (2017).
I bambini che provengono da ambienti sfavoriti approfittano in modo particolare delle opportunità offerte dalla formazione, educazione e accoglienza (FEAPI) quando queste ultime propongono ambienti stimolanti e appaganti. Nell’ambito del "Programma nazionale per la prevenzione e per la lotta contro la povertà in Svizzera" la pubblicazione di approfondimento delle Rete svizzera per la custodia dei bambini studia le condizioni che consentono di raggiungere esiti positivi nella collaborazione con genitori e bambini della prima infanzia, nel contesto della prevenzione della povertà (novembre 2016).
Commissionata dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali e dal Programma nazionale contro la povertà, la guida curata da Claudia Meier Magistretti e Catherine Walter-Laager definisce criteri per impostare con successo le offerte di sostegno alla prima infanzia per i bambini di famiglie socialmente svantaggiate e si rivolge agli specialisti impegnati negli ambiti dell'educazione, degli affari sociali e della salute. I criteri di buona pratica ivi contenuti sono stati validati nel quadro di seminari svolti in tutta la Svizzera con esperti operanti sul campo, nel settore scientifico e a livello istituzionale (prima edizione: 2016).
La guida si rivolge alle direzioni delle strutture di accoglienza dell’infanzia e a coloro che sono convinti che un team composto da uomini e da donne costituisca un vantaggio per tutti: un team misto favorisce una nuova cultura dell’accoglienza dell’infanzia. La pubblicazione vuole favorire un cambiamento positivo in questo senso ed è stata adattata e tradotta per la Svizzera italiana con il sostegno dell’UFU nell’ambito degli aiuti finanziari basati sulla legge federale sulla parità dei sessi (Kitas-Assae-Assai, 2013).
Il documento, elaborato dalla delegazione Cemea Ticino in collaborazione con le educatrici e le direttrici dei centri extrascolastici del Canton Ticino, è stato pubblicato con il sostegno del DSS nel 2014-2015. Fornisce spunti di riflessione utili a migliorare la presa a carico dei bambini nei centri extrascolastici, ne definisce i bisogni, fissa alcuni possibili parametri di qualità per migliorare le pratiche in uso, valorizza l’azione educativa dei centri extrascolastici, promuove il maggior riconoscimento degli operatori e delle operatrici che vi lavorano e sollecita un percorso di riconoscimento legislativo e di politica del lavoro.
La pubblicazione è interamente dedicata a una componente centrale della società: la famiglia. Nei dodici capitoli, ampiamente illustrati con dati statistici, sono dapprima quantificate e descritte le forme familiari esistenti e poi approfonditi argomenti quali i comportamenti e i percorsi individuali (nascite, matrimoni, divorzi, partenza dei figli dalla casa dei genitori), il ruolo delle migrazioni sull’evoluzione della popolazione (ricongiungimenti famigliari e matrimoni misti), così come le condizioni di abitazione e i percorsi formativi seguiti dai genitori. In seguito sono affrontate altre tematiche rilevanti per le famiglie, tra cui la conciliabilità tra la sfera professionale e i compiti legati alla cura dei figli e del nucleo domestico, la custodia extrafamiliare dei figli e i rapporti intergenerazionali (Ustat, 2017).
Le questioni del maltrattamento dell'infanzia e del disagio familiare hanno radici antiche e rappresentano ancora oggi una sfida prioritaria per la nostra società. Questa pubblicazione riprende e amplia i percorsi di due mostre tematiche, diversi incontri e un convegno internazionale dedicati alle politiche familiari nel Ticino dall’inizio del Novecento a oggi (2011).
La guida alle buone pratiche nell’accoglienza e nell’educazione della prima infanzia, elaborata a partire da un documento elaborato dalla città di Ginevra, è un documento di riferimento per educatori e strutture del settore (UFAG, 2014).
La pubblicazione è pensata come “cassetta degli attrezzi” a disposizione di strutture d’accoglienza, nidi dell’infanzia, scuole e genitori. Un documento a cui riferirsi in ogni evenienza per realizzare il miglior ambiente di vita dal profilo della sicurezza, dell’igiene, della cura e della promozione della salute per prevenire possibili situazioni di rischio e pericolo (UFaG, 2016).
Il documento, edito dall'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani (DSS) / Infofamiglie, contiene fra l'altro un ampio indirizzario delle associazioni che operano a favore dell'infanzia e delle strutture presenti sul territorio ticinese.
La guida fornisce indicazioni chiare sull’alimentazione equilibrata e il movimento per i bambini da 1 a 12 anni, illustra con fotografie i diversi gruppi di alimenti e le quantità raccomandate, propone alcuni esempi di menu giornalieri equilibrati e dà risposte e suggerimenti pratici sull’alimentazione e il movimento nella vita quotidiana. Destinatari della guida sono le famiglie con bambini da 1 a 12 anni e chi lavora con questa fascia d’età (2016, Servizio di promozione e di valutazione sanitaria del Canton Ticino).
Per ordinare gratuitamente l’opuscolo scrivere a: dss-spvs(at)ti.ch.
Questa guida si prefigge di fornire utili raccomandazioni e strumenti per la promozione della salute nelle strutture di accoglienza extrascolastiche che si occupano di bambini e bambine dai 4 ai 12 anni ed ha lo scopo di rafforzare le competenze psicosociali, l’alimentazione e il movimento (educazione+salute / Rete Svizzera, 2012)
L’abitazione è uno dei bisogni fondamentali dei bambini e degli adolescenti. Condiziona la loro vita familiare e costituisce una componente importante per il loro sviluppo. A casa i bambini e gli adolescenti crescono, si confrontano con i propri cari, si svagano e trascorrono gran parte del loro tempo (UST, 2017).
La pubblicazione tematica mette in evidenza le diverse dimensioni della nozione di diversità, un concetto che è di grande importanza per la formazione, l’educazione e l’accoglienza della prima infanzia di elevata qualità e di tipo inclusivo. Le esperte e gli esperti sulla prima infanzia e sulla diversità esprimono il loro punto di vista in cinque contributi tematici (2017).
Pubblicato dalla Commissione svizzera per l’UNESCO e dalla Rete svizzera per la custodia dei bambini, sulla base dell’esperienza acquisita con il Quadro di orientamento per la formazione, l’educazione e l’accoglienza della prima infanzia, l’appello espone i fatti rilevanti, fornisce le conoscenze di base e illustra chiari esempi in cui i singoli aspetti sono stati attuati con successo (2015).
Il Quadro d’orientamento per la formazione, l’educazione e l’accoglienza della prima infanzia è il primo documento che in Svizzera, dal 2012, fa riferimento alle esigenze e ai diritti del bambino piccolo. La pubblicazione è stata concepita adottando il punto di vista del bambino e costituisce la base per agire in modo corretto ed efficace.
Pubblicata nei cantoni della Svizzera romanda, tradotta ed adattata alla legislazione ticinese con l’obiettivo di promuovere la conoscenza della legge sulla parità dei sessi e della sua applicazione concreta, la guida si rivolge alle persone vittime di discriminazione e a chi le accompagna professionalmente: associazioni, consultori giuridici, sindacati e avvocati (Cancelleria dello Stato, Delegata per le pari opportunità; 2. ed. in lingua italiana: gennaio 2018).
Per ordinare gratuitamente l'opuscolo scrivere a: pariopportunita@ti.ch.
Il dibattito attorno alla politica di integrazione sta assumendo proporzioni mai viste. Anche nel settore della formazione e dello sviluppo infantile, l’integrazione dei migranti è sempre più al centro dell’attenzione. Le raccomandazioni della Commissione federale della migrazione (CFM) si basano sullo studio "Sostegno alla prima infanzia" (unicamente in tedesco e in francese). Lo studio va inteso come un'analisi della situazione, finalizzata a fornire a un vasto pubblico nuove conoscenze provenienti dalla teoria e dalla prassi del sostegno alla prima infanzia (2009).
L’Ufficio federale della migrazione e la Commissione federale della migrazione pubblicano una «Guida per un buon sostegno alla prima infanzia» in cui sono valutati i numerosi progetti esemplari nel settore. Quattro racconti di apprendimento offrono scorci interessanti quanto sorprendenti in altrettanti progetti di sostegno alla prima infanzia particolarmente riusciti. La pubblicazione illustra anche ciò che significa, dal profilo pedagogico, promuovere l’integrazione mediante il sostegno precoce e quali tipologie di progetti sono maggiormente garanti di successo (2012).