Care lettrici e cari lettori,

questa è l'ultima newsletter di kibesuisse per il 2018. Desideriamo tuttavia già preannunciarvi una buona notizia: a partire dal 1. gennaio 2019 kibesuisse ha deciso di incrementare al 30% la percentuale di lavoro della coordinatrice per la Svizzera italiana, Serena Giudicetti, con lo scopo di collaborare ulteriormente con i soci e creare la rete con tutti gli attori che operano sul territorio nel settore dell'accoglienza extrascolastica e parascolastica dell'infanzia complementare alla famiglia.

 

L’occasione ci è gradita per augurarvi di cuore un Buon Natale e un felice inizio di Nuovo Anno. 

 

Il team di kibesuisse

 

Federazione

Kibesuisse ha festeggiato a Lucerna il suo quinto anniversario

Lo scorso 7 settembre, insieme ai responsabili delle direzioni regionali, ai delegati e ai delegati supplenti, il comitato di kibesuisse ha festeggiato con una gita in battello sul lago dei Quattro Cantoni il suo quinto anniversario. Il 22 novembre 2013, infatti, l’associazione delle Famiglie diurne svizzere (FdS) e l’Associazione svizzera delle strutture di accoglienza per l’infanzia (ASSAI) avevano deciso di sciogliersi per fondare kibesuisse, la Federazione svizzera delle strutture di accoglienza per l’infanzia.

Durante la mattinata i partecipanti hanno dialogato sullo sviluppo futuro della federazione e, grazie alla magnifica giornata di sole, hanno avuto modo di gustare il viaggio in battello, il pranzo congiunto e la breve escursione sul Rütli. Rosmarie Quadranti, presidente di kibesuisse, ha paragonato gli ultimi cinque anni della federazione a un viaggio in barca, ha ringraziato tutti i presenti per aver condiviso l’avventura e ha auspicato che il viaggio continui con tutti i presenti a bordo sia con il buon tempo, sia con il cattivo tempo.

 

Sono online le proposte regionali di kibesuisse per il 2019

A partire dal 2019 in tutte e cinque le regioni di lingua tedesca di kibesuisse saranno a disposizione dei fornitori di servizi di accoglienza per l’infanzia molti corsi di aggiornamento, appuntamenti, incontri di scambio per professionisti e visite alle strutture. La novità consiste nelle proposte organizzate nelle regioni del Mittelland di lingua tedesca e nella Svizzera nord-occidentale. Le proposte sono ora online.

Vai ai corsi di formazione continua

 

Kibesuisse consiglia di fare richiesta regolare dell’estratto del casellario giudiziale

Prima di procedere con assunzioni in tutte le strutture di accoglienza per l’infanzia, kibesuisse raccomanda di richiedere l’estratto del casellario giudiziale (estratto specifico per privati) del personale. Gli organi direttivi devono inoltre richiedere l’estratto per privati. Kibesuisse ha aggiornato e integrato queste raccomandazioni nelle linee guida per l’elaborazione di un codice di condotta nei centri extrascolastici e parascolastici e negli asili nido, che attualmente sono disponibili soltanto in tedesco, ma che presto verranno tradotte anche in lingua italiana. Gli estratti dovranno essere ordinati regolarmente, ossia ogni cinque anni.

 

Nuovi membri

Nuove affiliazioni a kibesuisse

Kibesuisse è lieta di dare il benvenuto ai seguenti nuovi membri:

 

Personale

Nuove direzioni regionali per le due regioni kibesuisse della Svizzera nordoccidentale e del Mittelland di lingua tedesca

Nell'organico della federazione, a partire dal 15 gennaio 2019, sono state assunte con un incarico al 40% Kim Schweri per la Svizzera nordoccidentale e Katharina Bögli per il Mittelland di lingua tedesca. Kibesuisse coglie l'occasione per ringraziare le due commissioni regionali dei delegati per il sostegno nelle varie tappe che hanno condotto alla loro assunzione quali direttrici regionali di kibesuisse.

Varia

Indagine sulla sostenibilità nell'accoglienza extrascolastica e parascolastica dell’infanzia complementare alla famiglia

Uno studio dell'Istituto di Financial Management della ZHAW School of Management and Law sta indagando in che misura le strutture di accoglienza extrascolastica e parascolastica dell’infanzia complementare alla famiglia siano consapevoli sul tema della sostenibilità. Kibesuisse sostiene questa ricerca, poiché ritiene che tutti dovrebbero essere impegnati a favore della sostenibilità: infatti la scorsa estate ha dimostrato che il cambiamento climatico ha un impatto anche sull’accoglienza extrascolastica e parascolastica dell’infanzia complementare alla famiglia. Per partecipare allo studio occorre compilare il seguente questionario (tempo necessario: circa 20 minuti): vai al questionario (in tedesco).

 

La FSFM sta cercando nuovi membri di Comitato

La Federazione svizzera delle famiglie monoparentali (FSFM) è alla ricerca di una collaboratrice o di un collaboratore, che lavori in un asilo nido o in una famiglia diurna, con il desiderio di impegnarsi all’interno del suo Comitato. Le questioni che vengono normalmente trattate e discusse dalla FSFM sono molteplici: il benessere dei bambini, la conciliazione tra lavoro e famiglia, le modalità di sostegno ai genitori soli, il lobbying politico, la sensibilizzazione dell'opinione pubblica ecc. Attualmente per il Canton Ticino ne fanno parte Elisabetta Bacchetta (coordinatrice ATFMR) e Serena Giudicetti (coordinatrice kibesuisse per la Svizzera italiana e collaboratrice ATFMR).

Vai all’annuncio (in tedesco)

Nidi dell’infanzia

Già al completo le iscrizioni per il convegno di kibesuisse "Kitaleitung unter Druck" del 5 dicembre 2018

Kibesuisse comunica che sono già duecento le persone che si sono iscritte al convegno del prossimo 5 dicembre e che non è purtroppo più possibile accettare nuove iscrizioni.

Famiglie diurne

Incontro annuale delle responsabili di kibesuisse dei corsi di formazione di base per il personale di accoglienza per l’infanzia

Almeno una volta all'anno le responsabili dei corsi kibesuisse di tutte le regioni si incontrano per uno scambio di informazioni e di formazione continua. Il tema approfondito quest’anno sono state le “punizioni”. Esther Hartmann, responsabile di una delle formazioni con un master in prima infanzia, ha mostrato alle colleghe che cosa affermano le ultime ricerche scientifiche su questo argomento.

 

Attestato di lavoro per le famiglie diurne: il modello è disponibile nell’intranet di kibesuisse

Quali sono le basi legali generali per redigere un attestato di lavoro per le mamme diurne? Quali informazioni devono essere contenute in un attestato completo o intermedio? Quali i principi da rispettare per la sua stesura? A queste e ad altre domande risponde kibesuisse, che ha messo a disposizione anche in italiano un esempio di attestato di lavoro per i suoi membri (ora disponibile nell’intranet).

 

B2 è il requisito minimo di livello linguistico per l'accoglienza istituzionale nelle famiglie diurne

Le famiglie diurne offrono ai bambini un ambiente favorevole per il loro sviluppo linguistico. Bambini che a casa non parlano italiano possono migliorare le proprie competenze linguistiche in una famiglia diurna italofona. Durante la formazione di base le persone che si occupano dei bambini nelle famiglie diurne apprendono le modalità per sostenerli al meglio. Per poter seguire in modo ottimale questi corsi di formazione, kibesuisse richiede a coloro che non sono di madrelingua il livello linguistico B2, requisito che semplifica la collaborazione non solo con i genitori, ma anche con le associazioni delle famiglie diurne, con gli specialisti e con tutte le persone che operano in questo ambito.

Nota esplicativa sul livello linguistico B2

Convegno a Losanna del 27 settembre 2018

Quarantatré coordinatrici e coordinatori hanno partecipato lo scorso 27 settembre nella Svizzera romanda alla giornata di formazione continua organizzata dalla direttrice regionale di kibesuisse Anita Balz. La relatrice Muriel Thiam-Ding, educatrice dell’infanzia dipl. SSS, ha sottolineato quanto sia importante anche per l'accoglienza nelle famiglie diurne che le persone che si prendono cura dei bambini e le coordinatrici siano consapevoli e riflettano sul proprio lavoro pedagogico. Per illustrare questi principi sono stati mostrati alcuni filmati con esempi.

Nella seconda conferenza Caroline Jacot-Descombes, appartenente all'organizzazione "Salute sessuale Svizzera", ha fornito informazioni sui contenuti e sull'applicazione del codice di condotta che kibesuisse ha elaborato per le famiglie diurne. Nel pomeriggio un World Café e brevi workshop si sono concentrati su come mettere in pratica in futuro quanto appreso.

La Svizzera romanda svolge un ruolo importante nell'accoglienza dell’infanzia nelle famiglie diurne. Con oltre tre milioni di ore di accoglienza all’anno, i membri del Canton Giura, Ginevra e Friburgo forniscono quasi il 40% del totale delle ore di accoglienza di tutti gli enti associati a kibesuisse che offrono accoglienza di questo tipo, l’equivalente di 1'500 posti negli asili nido.

Centri extrascolastici e parascolastici

Uno sguardo retrospettivo sul convegno di kibesuisse dal titolo “Betreuung + Schule = gemeinsam Lern- und Lebensräume schaffen” 

“Sono finiti i tempi in cui si pensava che quando non sono in classe, i bambini è sufficiente tenerli d'occhio!” Con queste parole Rosmarie Quadranti ha accolto un centinaio di partecipanti al convegno di kibesuisse tenutosi a Lucerna lo scorso 31 ottobre. Nel suo discorso di benvenuto la presidente della federazione ha espresso alcuni concetti fondamentali per l’ulteriore sviluppo dell’accoglienza dei bambini nei centri extrascolastici e parascolastici.

Leggi il discorso di Rosmarie Quadranti (in tedesco)

Formazione professionale

Consultazione sulla revisione del certificato federale di capacità per le operatrici e gli operatori socioassistenziali

Dal mese di ottobre al mese di dicembre 2018 kibesuisse sta conducendo una consultazione interna di settore per valutare la revisione delle basi legali per il conseguimento del certificato federale di capacità (AFC) delle operatrici e degli operatori socioassistenziali. In qualità di membro di SAVOIRSOCIAL, l’organizzazione mantello svizzera del mondo del lavoro in ambito sociale, kibesuisse è stata invitata a formulare le proprie osservazioni e proposte di modifica entro la fine dell’anno.

Lo scorso 19 novembre kibesuisse ha invitato a un incontro i propri delegati e delegati supplenti (che rappresentano enti che offrono accoglienza dell’infanzia nei nidi e nei centri extrascolastici e parascolastici), con l’obiettivo di fornire maggiori informazioni al riguardo e di raccogliere suggerimenti per allestire in seguito un documento univoco di feedback da sottoporre a SAVOISOCIAL.

Ulteriori informazioni (in francese)

Ulteriori informazioni (in tedesco)

 

Pubblicati i video di SAVOIRSOCIAL di alcuni profili professionali

Per tutti gli interessati SAVOIRSOCIAL ha messo a disposizione sul proprio sito Internet video di alcuni profili professionali, fra i quali quello di operatore/trice socioassistenziale (OSA) e di educatore/trice dell’infanzia (EISSS).

Kibesuisse partecipa per la prima volta alla Swissdidac di Berna

Dal 7 al 9 novembre 2018 270 espositori hanno incontrato all’incirca 17'000 visitatori alla Swissdidac di Berna, la biennale dedicata alla formazione più importante in Svizzera. Per la prima volta la fiera quest’anno non si è rivolta soltanto agli istituti scolastici, ma ha incluso anche l’offerta di accoglienza extrascolastica e parascolastica dell’infanzia complementare alla famiglia. Kibesuisse ha partecipato con uno stand e una piattaforma didattica comprendente conferenze di diverso genere. All’inaugurazione la presidente di kibesuisse Rosmarie Quadranti si è espressa auspicando una maggiore cooperazione tra la scuola e i servizi di accoglienza extrascolastica.

Formazione continua

Aperte le iscrizioni ai corsi di formazione Cemea per il 2019

Sul sito Internet dei Cemea sono aperte le iscrizioni ai corsi di formazione 2019 per la Svizzera italiana dedicati a coloro che si occupano di accoglienza nei centri extrascolastici e negli asili nido. Alle varie formazioni possono iscriversi attuali e futuri monitori di colonia, educatori ed educatrici dei centri extrascolastici, studenti, apprendisti, genitori o persone che desiderano lavorare in contesti di animazione educativa.

Politica e attualità

Servono cinque miliardi di franchi svizzeri per colmare le lacune nella conciliazione tra lavoro e famiglia

Il 22 novembre 2018 Travail.Suisse, la federazione mantello svizzera indipendente dei lavoratori e delle lavoratrici, con una risoluzione del proprio Comitato, ha invitato la Confederazione ad adottare al più presto un piano d'azione con misure efficaci a favore della conciliazione di lavoro e famiglia. Gli investimenti necessari ammontano complessivamente a cinque miliardi di franchi, vale a dire cinquecento milioni di franchi all'anno per almeno dieci anni.

Secondo gli ultimi studi e i dati più recenti, in Svizzera mancano condizioni quadro soddisfacenti. L’invecchiamento demografico della popolazione, il basso tasso di natalità e pretese sempre maggiori del mercato del lavoro (frammentazione degli orari di lavoro, flessibilità e pressione sui dipendenti ecc.) rendono urgenti queste misure. Se non saranno previsti investimenti a livello nazionale, la situazione non potrà che peggiorare a causa dello stress sempre più diffuso con ricadute sui costi della salute dei dipendenti (burnout e assenze dal lavoro) e sulla produttività dell’economia.

Vai alla risoluzione (in tedesco)

Vai alla risoluzione (in francese)

 

Nuovo pacchetto di misure sociali a favore delle famiglie in Ticino

Il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) del Canton Ticino ha promosso nel mese di settembre alcune modifiche giuridiche con lo scopo di incrementare il sostegno finanziario alle famiglie che, per conciliare gli impegni familiari con gli impegni lavorativi o formativi, affidano i loro bambini a nidi dell’infanzia, micro-nidi, famiglie diurne o centri extrascolastici riconosciuti.

Il primo pacchetto di misure sociali in favore della conciliazione tra famiglia e lavoro sarà in vigore a partire dal 1. ottobre 2018. Tra le novità un contributo mensile fino a 200 franchi a tutte le famiglie che usufruiscono di strutture di accoglienza per la prima infanzia.

I cambiamenti riguardano in particolare tre forme di aiuto soggettivo in diminuzione della retta d’affido: l’introduzione di un aiuto universale a tutte le famiglie (dal 1° ottobre 2018), l’estensione del contributo dal 20% al 33% delle rette alle famiglie beneficiarie della riduzione dei premi per l’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (RIPAM, dal 1. ottobre 2018) e la sostituzione del rimborso della spesa di collocamento (RiSC) con un contributo a favore dei beneficiari di assegni di prima infanzia API (dal 1° gennaio 2019).

Queste misure costituiscono un traguardo importante del nuovo orientamento della politica familiare promossa dal DSS, reso possibile in seguito alla “riforma cantonale fiscale e sociale” approvata dalla popolazione ticinese nella votazione del 29 aprile 2018.

Per maggiori informazioni

Leggi l’articolo su tio del 19.9.2018

Leggi l'articolo sul Corriere del Ticino del 20.9.2018

 

Accoglienza extrafamiliare dei figli: per gli asili nido arriveranno altri 124,5 milioni

Il programma federale di sostegno alla creazione di posti di accoglienza extrafamiliare per bambini sarà prorogato fino al 2023. Dopo il Consiglio nazionale, anche gli Stati si sono espressi a favore stanziando 124,5 milioni di franchi.

Istituito nel 2003, e prolungato a due riprese, il programma ha permesso di creare oltre 57.000 posti di accoglienza diurna, in scuole e presso famiglie. Malgrado ciò mancano ancora posti di accoglienza. La proroga permetterà di conciliare vita professionale e familiare e, in particolare, alle madri di reinserirsi nel mondo del lavoro in un periodo in cui c’è carenza di personale qualificato.

Kibesuisse accoglie con grande favore la decisione. La federazione è dell’avviso che, oltre al sostegno finanziario di Comuni e Cantoni per ridurre le rette per la custodia dei bambini e migliorare le condizioni quadro dell’accoglienza dell’infanzia, siano necessari ulteriori sforzi a livello nazionale per far crescere il settore. Infatti l’offerta dei servizi di accoglienza per i bambini in età scolare è ancora carente ovunque e nelle zone rurali manca ancora un’offerta adeguata per i bambini in età prescolare.

Leggi l’articolo su tio del 18.9.2018

Leggi l’articolo sulla NZZ del 18.9.2018 (in tedesco)

Campagna “Idee di bambini forti per genitori forti: c'è sempre un'alternativa alla violenza”

In Svizzera un bambino su due è confrontato con pratiche educative violente o punizioni umilianti e dolorose: la fondazione Protezione dell'infanzia Svizzera ha lanciato una campagna nazionale di sensibilizzazione, realizzando fra l’altro un video molto eloquente che ne illustra i contenuti e fa riflettere sulla sofferenza dei bambini.

Maggiori informazioni e video

Leggi l’articolo della Regione del 22.10.2018

Manifestazioni, convegni ed eventi

In Ticino sono iniziati i preparativi per il 30° anniversario della Convenzione sui diritti del fanciullo

Il 20 novembre 1989 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvava la Convenzione sui diritti del fanciullo. La Svizzera la ratificò qualche anno dopo, nel 1997. A 29 anni dalla sua approvazione, diverse associazioni che operano in Ticino a favore dei diritti dell’infanzia propongono alcune attività per promuovere una maggiore conoscenza dei valori presenti nella Convenzione.

Qui è possibile prendere nota della attività proposte in Ticino dagli enti appartenenti al Gruppo 20 Novembre.

In attesa del 30° anniversario del prossimo anno, l'Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani si è già attivato, coinvolgendo numerosi enti, piattaforme e professionisti del settore, con l'intento di organizzare un convegno, una trentina di eventi (uno per anno) e una campagna in occasione dell'importante ricorrenza.

Pubblicazioni

Dati e fatti sulla prima infanzia: pubblicata in italiano la nuova edizione aggiornata sugli obiettivi di Ready!

Pari opportunità di sviluppo per tutti i bambini, modalità di finanziamento delle strutture di accoglienza per l'infanzia, modelli di conciliabilità tra famiglia e lavoro, politica globale e qualità dell'offerta di accoglienza della prima infanzia: questi i temi trattati nell'opuscolo "Dati e fatti sulla prima infanzia" che informa sugli obiettivi di Ready!, aggiornato e pubblicato a fine estate 2018.

Scarica l’opuscolo in italiano

 

Facilitare le transizioni nella formazione e accoglienza dell’infanzia: nove esempi pratici di accoglienza istituzionale dell’infanzia in Svizzera

In Svizzera i bambini devono affrontare quotidianamente molteplici transizioni nell’ambito della loro formazione e del loro affidamento a strutture di accoglienza per l’infanzia o scolastiche. Quando si spostano da una struttura all’altra, quando dal nido entrano nella scuola dell’infanzia o ogni volta che accedono a un nuovo livello nella loro carriera scolastica, vivono interruzioni e passaggi che spesso passano inosservati, benché si tratti di transizioni che rappresentano vere e proprie sfide potenzialmente molto interessanti. Per questo è importante che tutti gli attori coinvolti li accompagnino attentamente e siano consapevoli che il loro benessere è molto importante.

Kibesuisse e pro enfance hanno lavorato insieme su questo tema in un progetto biennale. Il risultato di questa collaborazione è, da un lato, un filmato che presto sarà pubblicato sul sito Internet delle due federazioni; dall’altro lato è stata elaborata una pubblicazione che presenta nove esempi pratici nella Svizzera tedesca, francese e italiana e affronta l’argomento su vari piani. Gli esempi concreti si concentrano sulle transizioni a livello comunale, cantonale o regionale, ma anche su aspetti pedagogici o finanziari che mettono in luce le varie transizioni. L’opuscolo contiene anche alcune opinioni di esperti con una lunga esperienza alle spalle.

Scarica l’opuscolo in francese

Scarica l’opuscolo in tedesco

Scarica il filmato

Informazioni per le regioni

Notizie regionali, offerte di formazione continua e informazioni su eventi sono disponibili cliccando sul seguente link.

Svizzera orientale e Liechtenstein

Convegno nel Canton San Gallo sul tema del sostegno alla prima infanzia

Il convegno dal titolo “Gestärkt ins Leben” si terrà a Rorschach nel Canton San Gallo sabato 23 febbraio 2019 dalle ore 8.30 alle 16.30. Saranno presenti diversi relatori, fra cui il prof. Karl Heinz Brisch che parlerà dell’importanza di legami stabili nella prima infanzia, e il prof. Gerhard Süss che si occuperà del tema della gestione sensibile ed empatica delle transizioni. Durante il pomeriggio sono previsti numerosi workshop.

Scarica il programma del convegno (in tedesco)

Svizzera centrale

Nuove direttive per la qualità negli asili nido, nei centri extrascolastici e parascolastici privati e nelle famiglie diurne della città di Lucerna

A partire dal 1. gennaio 2019 le autorità di sorveglianza e autorizzazione della città di Lucerna si sono date nuove direttive in materia di qualità che dovrebbero portare, tra l’altro, a un miglioramento della qualità all’interno delle istituzioni, in particolare nella gestione e nelle procedure, e a un rafforzamento delle strutture presenti sul territorio. Oltre alle direttive sulla qualità, sono state elaborate linee guida globali relative alla loro applicazione da parte degli enti gestori. Per la prima volta nella Svizzera tedesca sono state date indicazioni sulle percentuali di impiego del personale formato in rapporto al numero di posti occupati: per 30 posti dovrà essere presente un educatore/trice dell’infanzia dipl. SSS. assunto al 100%. Kibesuisse accoglie con favore queste nuove direttive, poiché non si limitano più a distinguere soltanto fra personale formato e non formato.

Vai alle direttive e alla loro applicazione

Zurigo

Consulenza specialistica interdisciplinare in materia di protezione dell'infanzia

Il personale dei nidi e dei centri extrascolastici e parascolastici della città di Zurigo può rivolgersi ai servizi di consulenza telefonica interdisciplinare per la protezione dell'infanzia (IFK) per valutare eventuali rischi correlati al benessere dei bambini e per capire quali siano le procedure in caso di sospette negligenze o maltrattamenti. La consulenza si svolge in forma anonima ed è gratuita.

Per saperne di più

Mittelland di lingua tedesca

Nuove direttive sull'accoglienza per l’infanzia nel Vallese

A partire dal 1. gennaio 2018 il Canton Vallese ha emanato nuove direttive che disciplinano non solo l'accoglienza dei bambini nelle famiglie diurne, nei nidi e nei centri extrascolastici, ma anche quella nei preasili, nei centri di socializzazione, nei centri extrascolastici e parascolastici con orari di apertura ridotti, così come nei centri commerciali, sportivi e ricreativi.

Vai alle direttive (in tedesco)

Vai alle direttive (in francese)

 

Aperta a Berna la prima scuola dell’infanzia a orario continuato

Della nuova struttura comunale sempre aperta possono avvantaggiarsi non soltanto i genitori, che in tal modo saranno meno impegnati con i problemi creati dalla necessità di collocamento dei propri figli, ma anche i bambini, che non dovranno più spostarsi da una struttura all’altra per pranzare o dopo la chiusura della loro scuola. La custodia dei bambini al di fuori dei normali orari scolastici è soggetta al pagamento di una retta; le tariffe sono relativamente alte, così come in altri settori dell’accoglienza per l’infanzia.

Leggi l’articolo sul Blick dell’11.9.2018 (in tedesco)

Svizzera nord-occidentale

Tanto movimento e spuntini più equilibrati tra un pasto e l'altro

I Cantoni di Soletta e Argovia hanno promosso l’iniziativa "Purzelbaum KiTa" con l’intento di favorire un’attività fisica regolare, nonché merende e spuntini sani ed equilibrati negli asili nido. Il progetto è già in corso di attuazione in circa 600 asili nido di 18 Cantoni svizzeri. Durante l'autunno i due Cantoni hanno avviato congiuntamente il progetto, selezionando sei nidi dell’infanzia in ogni Cantone; questi saranno sostenuti e accompagnati per un un anno e mezzo da corsi di formazione continua. Alla fine potranno ottenere una certificazione (marchio "Purzelbaum KiTa").

Leggi l’articolo del 9.10.2018 sull’Oltner Tagblatt (in tedesco)

Svizzera francese

Preoccupazione e rabbia per il personale del settore dell’accoglienza extrascolastica e parascolastica dell’infanzia nel Canton Vaud

Il settore dell’accoglienza extrascolastica e parascolastica dell’infanzia del Canton Vaud è preoccupato e indignato a causa delle nuove normative, che entreranno in vigore a partire dal 1. gennaio 2019, che prevedono tagli del personale a fronte di un incremento del numero di bambini accolti nelle strutture di accoglienza per l’infanzia del Cantone, una diminuzione del personale formato e la riduzione degli spazi di accoglienza per i bambini. Lo scorso 13 novembre migliaia di persone, fra cui molti genitori con i loro figli, sono scese in piazza a Losanna per protestare.

"La realtà è che con questi cambiamenti non saremo più in grado di offrire le stesse prestazioni ai bambini. L’unico obiettivo delle nuove direttive è quello di diminuire il numero dei dipendenti delle strutture di accoglienza con lo scopo di risparmiare sulla spesa del personale”, afferma una direttrice dell’UAPE.

Per maggiori informazioni (in francese):

Guarda il servizio RTS del 13.11.2018

Ascolta i servizi radiofonici LFM del 13.11.2018

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