07.05.2025

LSCus: Il Consiglio nazionale manda un segnale positivo, forte e chiaro

Nel progetto della legge federale sulla custodia di bambini complementare alla famiglia (LSCus) vengono reintegrati gli accordi di programma con ambiti di promozione sulla qualità, sulla conciliabilità e sull’inclusione, dotati di un contributo federale di 200 milioni di franchi. Questo è quanto deciso dal Consiglio nazionale durante la sessione speciale. La Federazione svizzera delle strutture di accoglienza per l’infanzia (kibesuisse) si rallegra di questa decisione determinante su un progetto che porta a benefici su svariati livelli.

Controproposta ufficiale all’iniziativa sugli asili nido

Analogamente al Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha deciso di presentare la legge federale sulla custodia di bambini complementare alla famiglia (LSCus) quale controprogetto indiretto all’iniziativa sugli asili nido, prendendo come base il modello degli assegni di custodia proposto dal Consiglio degli Stati. Questo assegno mensile ammonterebbe a un minimo di cento franchi per i bambini fino a otto anni che frequentano strutture di accoglienza istituzionali un giorno a settimana. L’assegno non è vincolato a un grado d’occupazione minimo dei genitori. Le sovvenzioni non andrebbero a favore solamente dei genitori attivi professionalmente: anche le madri e i padri che frequentano una formazione di base o continua fanno infatti affidamento a servizi di accoglienza per l’infanzia. 

Reintrodotti gli accordi di programma 

Gli accordi di programma creano incentivi per i cantoni, stimolandoli a migliorare la qualità pedagogica e organizzativa dei servizi, ad ampliare le offerte di accoglienza per bambini con disabilità e a favorire una migliore conciliabilità tra famiglia e lavoro. Il Consiglio nazionale ha deciso di reintrodurre nel progetto di legge gli accordi di programma, che erano stati stralciati dal Consiglio degli Stati. A questo proposito la Confederazione dovrebbe mettere a disposizione un massimo di 200 milioni di franchi nei primi quattro anni a partire dall’entrata in vigore della legge. Contrariamente al Consiglio degli Stati, la Camera bassa ha deciso di rinunciare a vincolare gli assegni di custodia all’accoglienza in una delle lingue nazionali. Inoltre, l’assegno può essere triplicato per i bambini con disabilità, a condizione che questo sia giustificato da un effettivo onere aggiuntivo dovuto alla disabilità. Il Consiglio nazionale ha seguito senza eccezione le proposte della sua commissione dell’educazione (CSEC-N). 

Una legge equilibrata per una responsabilità condivisa 

kibesuisse accoglie con grande favore il fatto che la Camera bassa abbia tenuto conto delle sue richieste in relazione allo sviluppo della qualità, al finanziamento e all’equità di opportunità. L’accoglienza per l’infanzia porta a benefici per tutti: Confederazione, cantoni, comuni, datori di lavoro e genitori. Secondo Franziska Roth, presidente di kibesuisse, è quindi giusto che la LSCus permetta a tutti di dare il proprio contributo, come è ora previsto dal progetto di legge. «Questo sistema equilibrato permette a tutti di fare la propria parte: in questo modo, oggi viene rafforzato il benessere dei bambini e domani ogni bambina e bambino potrà raggiungere il suo pieno potenziale e contribuire a forgiare la società.» 

Verrà analizzata la qualità dell’accoglienza 

Il progetto torna ora nelle mani del Consiglio degli Stati, affinché possa venir trattato prima della scadenza del finanziamento iniziale provvisorio. Il programma, entrato in vigore nel 2003, è stato prolungato a più riprese ed è ancora attivo fino alla fine del 2026. Il Consiglio nazionale ha inoltre approvato un postulato della CSEC-N sulla qualità dell’accoglienza nei nidi. Il Consiglio federale deve ora realizzare un rapporto sulle esigenze di qualità e sulle condizioni di lavoro nei nidi, cosa che intende fare in stretta concertazione con cantoni e comuni.

Al comunicato stampa