Consultazioni

kibesuisse accoglie con favore il fatto che il Consiglio federale abbia riconosciuto le principali lacune nel garantire che la giustizia sia a misura di bambino. Tuttavia, la federazione constata con rammarico che la proposta posta in consultazione non è adatta a colmare tali lacune. Nella sua risposta alla consultazione, kibesuisse respinge le modifiche proposte all’OPAG per l’attuazione della mozione Noser. kibesuisse esorta il Dipartimento federale dell’interno a redigere un messaggio a livello legislativo che risponda alla richiesta principale della mozione e che getti le basi legali per istituire un difensore civico per i diritti dell’infanzia. È evidentemente data la necessità di creare un difensore civico che aiuti i bambini a far valere i propri diritti attraverso un contatto diretto, ma tale necessità non è ancora stata soddisfatta a lungo termine.

Alla risposta di kibesuisse (in tedesco o francese)

L'educazione non violenta deve diventare la norma nella nostra società. Per questo motivo kibesuisse si esprime chiaramente a favore dell'ancoraggio del diritto a un'educazione non violenta nel Codice civile. La necessità di questo passo non solo è indiscussa, ma è al contempo anche un segnale forte. La federazione approva con favore anche il fatto che venga posto l'accento sulla prevenzione e sul sostegno ai genitori mediante offerte di consulenza mirate.

Alla risposta di kibesuisse (in francese e tedesco)

kibesuisse si esprime nettamente contro la pianificata riduzione della quota cantonale sull’imposta federale diretta come parziale compensazione dell'impegno federale previsto nel settore dell’accoglienza per l’infanzia. La federazione suggerisce di valutare se esistano altre misure di alleggerimento per stabilizzare il bilancio federale. Infatti, sembra che il Consiglio federale si sia concentrato sulla Legge federale concernente il sostegno alla custodia di bambini complementare alla famiglia e ai Cantoni nella loro politica di sostegno alla prima infanzia (LSCus) senza considerare altre opzioni.

Alla risposta di kibesuisse (in tedesco o francese)

kibesuisse accoglie con favore il fatto che il piano d'azione della Strategia nazionale di vaccinazione (SNV) sia stato ulteriormente sviluppato e tenga conto delle lezioni apprese dall'esperienza della gestione della pandemia di Covid-19. La federazione fa notare che nell'intero piano d'azione si fa riferimento esclusivamente ai «nidi d'infanzia», quando in realtà il piano d'azione dovrebbe includere tutte e tre le forme di accoglienza per l'infanzia. Infine, kibesuisse chiede che il settore sia coinvolto fin dall'inizio e che partecipi all'organizzazione e al coordinamento del piano. In particolare, kibesuisse dovrebbe essere considerata un attore rilevante per l'incontro annuale sull'attuazione del piano d'azione.

Alla risposta di kibesuisse (in tedesco)

Il Consiglio federale vuole ovviare alla presunta insufficienza di effettivi presso le organizzazioni di protezione civile apportando modifiche a diverse leggi. Nella sua risposta alla consultazione, kibesuisse sostiene l’estensione dell’obbligo di prestare servizio di protezione civile a determinate persone soggette all’obbligo di prestare servizio militare e a ex militari. La federazione si oppone invece fermamente alla possibilità di imporre alle persone tenute a prestare servizio civile l’obbligo di prestare impieghi presso la protezione civile. Oltre a creare confusione tra i due tipi di obbligo di servire, questo porterebbe a una carenza di civilisti presso le organizzazioni di accoglienza per l’infanzia.

Alla risposta di kibesuisse (disponibile in tedesco e francese). Maggiori informazioni in italiano sono disponibili in un comunicato stampa.

Un'eventuale penuria di elettricità sarebbe molto negativa per le organizzazioni del settore dell'accoglienza per l'infanzia, ovvero nidi d'infanzia, strutture di accoglienza extrascolastica e organizzazioni di famiglie diurne. In questo contesto, kibesuisse mette urgentemente in guardia dal ripetere gli errori del passato e dal dimenticare il settore dell'accoglienza per l'infanzia se dovesse presentarsi un'eventuale penuria di elettricità. In concreto, kibesuisse chiede che i nidi d'infanzia, le strutture di accoglienza extrascolastica e le organizzazioni di famiglie diurne siano incluse tra i servizi d'importanza vitale per quanto riguarda l'utilizzo dell'energia elettrica.

Alla risposta di kibesuisse (in tedesco e francese)

Nei primi progetti di ordinanza emanati a seguito della pandemia di Covid-19 si è dimenticato di includere i nidi d'infanzia, le strutture di accoglienza extrascolastica e le organizzazioni di famiglie diurne. In vista dell'accaduto, kibesuisse mette urgentemente in guardia dal ripetere lo stesso errore e dal dimenticare il settore dell'accoglienza per l'infanzia in caso di un'eventuale penuria di gas. In particolare, la federazione chiede che i nidi d'infanzia, le strutture di accoglienza extrascolastica e le organizzazioni di famiglie diurne siano considerate cosiddetti consumatori protetti o più precisamente «servizi sociali di base».

Alla risposta di kibesuisse (in tedesco e francese)

Con una nuova legge la Confederazione si impegna a partecipare ai costi della formazione e accoglienza extrafamiliare per sgravare i genitori. Purtroppo, però, nemmeno la famosa goccia nel mare è prevista per l’urgentemente necessario sviluppo della qualità. Una buona qualità pedagogica dei servizi non solo contribuisce a uno sviluppo positivo dei bambini, ma contrasta anche la grave carenza di personale qualificato nel settore della formazione e accoglienza extrafamiliare. Nella sua presa di posizione sul progetto di legge kibesuisse chiede investimenti paritetici: per ogni franco speso per ridurre le rette dei genitori è necessario un altro franco per lo sviluppo della qualità.

Alla risposta di kibesuisse (in italiano)