02.04.2025

LSCus: Assegni di custodia completati con elementi importanti

Nella Legge federale sulla custodia di bambini complementare alla famiglia (LScus) vanno reintrodotti gli accordi di programma, con ambiti di promozione relativi alla qualità, conciliabilità e inclusione e con un contributo federale di 200 milioni di franchi. Ecco quanto deciso dalla Commissione dell’educazione del Consiglio nazionale nella proposta al Consiglio nazionale. kibesuisse sostiene la decisione presa dalla Commissione.

Nella sua riunione del 28 marzo 2025, la Commissione dell’educazione del Consiglio nazionale (CSEC-N) ha concluso la sua deliberazione della Legge federale sulla custodia di bambini complementare alla famiglia (LScus) e ha appianato le divergenze in preparazione alla discussione durante la sessione speciale del Consiglio nazionale del 6 maggio. Analogamente al Consiglio degli Stati, la Commissione ha deciso di presentare la LSCus quale controprogetto indiretto all’iniziativa sugli asili nido, e si è basata sul modello di finanziamento degli assegni di custodia, come proposto dal Consiglio degli Stati.

Reintrodotti gli accordi di programma

In molti punti la CSEC-N propone però modifiche sostanziali. Ad esempio ha deciso di reintrodurre nel progetto di legge gli accordi di programma, che erano stati respinti dal Consiglio degli Stati con il voto decisivo del presidente. Oltre a reintrodurre gli ambiti di promozione inizialmente proposti, quali ad esempio l’ampliamento delle offerte di accoglienza per bambini disabili, la Commissione ha deciso di introdurre anche due altri ambiti di promozione per il miglioramento della qualità pedagogica e organizzativa delle offerte e per una migliore conciliabilità tra vita familiare e professionale. A questo proposito, nei primi quattro anni dopo l’entrata in vigore della legge, la Confederazione deve mettere a disposizione un contributo massimo di 200 milioni di franchi.

L’assegno non va vincolato a un grado d’occupazione minimo

La CSEC-N propone inoltre di non vincolare l’assegno alla custodia in una lingua nazionale. L’assegno per bambini disabili deve inoltre poter essere versato fino al triplo del suo importo, a condizione che ciò sia giustificato da un effettivo maggior costo. Infine la Commissione rifiuta di vincolare l’assegno a un grado d’occupazione minimo dei genitori per via della complessità nell’attuazione e nella vigilanza che ne risulterebbe.

Una legge equilibrata permette a ciascuno di dare il proprio contributo

kibesuisse accoglie con favore il fatto che la CSEC-N abbia tenuto conto delle richieste della fedederazione relative allo sviluppo della qualità, al finanziamento e alle eque opportunità. «È importante che la legge sia ben bilanciata», afferma la presidente di kibesuisse Franziska Roth. «Se vogliamo che i bambini in Svizzera possano raggiungere il loro pieno potenziale, tutti devono dare il proprio contributo.» Per questo motivo kibesuisse si rallegra delle proposte della Commissione per la deliberazione dell’oggetto presso la plenaria del Consiglio nazionale.

Comunicato stampa della Commissione dell’educazione del Consiglio nazionale del 28 marzo 2025: «La CSEC-N propone un controprogetto all’iniziativa sugli asili nido inserendovi accordi di programma»