Potenziamento dell’antenna di Pro Familia nella Svizzera italiana
Lo scopo è quello di stimolare l’attuazione di misure di conciliabilità tra vita lavorativa e familiare e promuovere politiche sensibili ai bisogni delle famiglie
Istituita alla fine del 2017 per stimolare l’attuazione di misure di conciliabilità tra vita lavorativa e familiare e promuovere politiche sensibili ai bisogni delle famiglie, l’antenna della Svizzera italiana di Pro Familia Svizzera (associazione mantello nazionale delle organizzazioni per le famiglie e centro di competenze per le questioni familiari) dal 1. gennaio 2019 ha potenziato il proprio organico.
Pro Familia Svizzera italiana è diventata partner di un importante progetto per sensibilizzare e favorire presso le aziende della Svizzera italiana il tema della conciliazione tra lavoro e famiglia. Il suo obiettivo è quello di sostenere sul territorio le associazioni, le aziende e gli enti pubblici comunali e cantonali che desiderano occuparsi in modo positivo di questioni familiari. A tal fine sta promuovendo presso le aziende e tutti gli enti interessati il Family Score, un breve questionario elaborato scientificamente e proposto gratuitamente, che fornisce un punteggio sul grado di conciliabilità tra lavoro e famiglia offerto da parte di un’organizzazione o di un’azienda. Grazie al sondaggio i dipendenti possono esprimere in modo anonimo le loro aspettative e necessità e valutare l’offerta già presente nell’organizzazione da parte del datore di lavoro.
Michela Trisconi, direttrice di Pro Familia Svizzera italiana, ritiene che i punti di convergenza con kibesuisse siano molteplici, poiché “le strutture di accoglienza per l’infanzia svolgono un ruolo preminente per il raggiungimento del punteggio minimo del Family Score; un punteggio basso viene puntualmente segnalato alla direzione dell’azienda, con l’invito a valutare se e come offrire e/o agevolare quest’offerta ai propri collaboratori”. Per migliorare la quantità e la qualità dell’offerta, auspica una collaborazione con kibesuisse, segnalando la disponibilità di quest’ultima a quelle aziende interessate a offrire servizi di accoglienza extrascolastica dell’infanzia.